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I due contributi raccolti nel libro, pubblicati la prima volta in Italia dalle EDB nel 1978, consentono di avvicinare la riflessione teologica di Lucio Gera e di coglierne l'eredità nelle parole di Papa Francesco, che da arcivescovo di Buenos Aires decise di ospitare la tomba dell'amico e maestro nella cattedrale della capitale. Teologo della liberazione distante dagli orientamenti aperti all'analisi marxista della lotta di classe e da quelli disponibili alla lotta armata, Gera focalizza la sua attenzione sulla diffusione della fede tra gli uomini mediante la proclamazione del vangelo, ma anche nella promozione dell'uomo nell'ambito dei valori temporali. Una tale formulazione non deve far pensare a due compiti meramente giustapposti, bensì a due aspetti entrambi essenziali e reciprocamente interdipendenti di un'unica missione. "Da padre della Chiesa latino-americana, tramite papa Francesco, Gera diventa anche un padre della Chiesa su scala universale. Chi (di Bergoglio) oggi voglia capire non solo le metafore - il pastore con il bonus odor gregis, il posizionarsi del vescovo davanti al popolo, ma anche in mezzo o dietro per seguirne il sensus fidei e non spegnere lo stoppino dello Spirito, l'appello alla pietà dell'anno santo e alla "devozione" della misericordia - ma anche la sostanza spirituale che le anima, non può non iniziare a leggere Lucio Gera. Cosa che questo volume aiuta a fare". (dalla Prefazione di Alberto Melloni). Postfazione di Juan Carlos Scannone.